Disturbo di Ansia Sociale

 

L'ansia sociale è definita come una paura persistente illogica ed irrazionale originata dalla maggior parte delle interazioni sociali. Come se all'interno della nostra persona si accenda una spia di allarme che ci suggerisce di fermarci e ripararci al più presto in un rifugio sicuro. In questo modo non riusciremo mai ad intervenire in un dibattito pubblico, in una discussione di gruppo e diventerà difficile anche solo sostenere un esame universitario in presenza di altri studenti. La paura che genera altra paura, sentirsi insicuri e di essere giudicati negativamente dagli altri, di apparire ridicolo o incapace e di essere deriso.

Il disturbo d'ansia sociale, detta anche fobia sociale, è un disturbo riportato nel capitolo dei disturbi d'ansia del DSM-5 (nello stesso capitolo del disturbo d'ansia generalizzata e disturbo di attacco di panico). E' un disturbo caratterizzato da una paura molto intensa che riguarda uno o più situazioni sociali ben definite (parlare o mangiare in pubblico). Frequentemente la fobia sociale si origina sia da comportamenti appresi (essere stato oggetto di aggressione, umiliazione etc.) che da pensieri disfunzionali relativi a sé stessi e agli altri.

Le persone che convivono con la fobia sociale spesso sono caratterizzate da una bassa autostima, altissimi livelli di autocritica e paura del rifiuto e del giudizio altrui (Cox BJ et al., 2004).

In questi casi è inutile cercare in tutti i modi di trovare una logica. Fin quanto questa spia di allarme resta accesa la coscienza non è in grado di gestire tutte le paure irrazionali.

Una delle strategie possibili per risolvere questo disturbo è l'esposizione graduale in contesti ritenuti fobici. E' stato dimostrato che l'esposizione allo stimolo temuto produce una graduale desensibilizzazione con riduzione dell'ansia associata.

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