Insicurezza e timidezza.

 

Parlando con i miei pazienti ci troviamo ad affrontare spesso sia il tema della timidezza che dell'insicurezza. Questi due concetti sono diversi tra loro ma hanno aspetti comuni. Possiamo considerarle come due facce della stessa medaglia, è importante conoscere le differenze e le caratteristiche.

Possiamo definire la timidezza come la difficoltà nell'approcciarsi con persone non conosciute. Con il trascorrere del tempo, conoscendo a fondo queste persone, tende a scomparire. La persona timida è in grado di percepire le emozioni più degli altri. Infatti, la timidezza permette di: Ascoltare; Osservare; Rassicurare; Essere creativi; Essere umili.

La timidezza è definita come l’incapacità di rispondere in modo adeguato alle situazioni sociali: in particolare, le persone timide hanno difficoltà ad incontrare altre persone ed avviare una conversazione con loro, a creare amicizie ed innamorarsi” (Henderson, Zimbardo, Carducci, 2010).

L'insicurezza è definita come la paura intensa di essere giudicati e sentirsi inadeguati nei confronti degli altri. Questa strana sensazione non tende a scomparire se non si decide di lavorare su se stessi. Essere insicuri, non è di per sé una cosa sbagliata o problematica. Se però diventa il nostro metodo per affrontare gli eventi, può farci perdere grandi opportunità e di conseguenza farci sentire inefficaci (non all'altezza della situazione). I cinque aspetti positivi dell'insicurezza sono: Simpatia; Efficacia; Coraggio; Affidabilità; Perseveranza.

L’insicurezza è una condizione emotiva di cui tutte le persone normalmente fanno esperienza. Si manifesta, prevalentemente, con una sensazione di smarrimento che fa dubitare di quello che si pensa e fa temere di prendere decisioni sbagliate.” (A. Salzano)

Per uscire dal tunnel della timidezza e dell'insicurezza è necessario recuperare la propria AUTOSTIMA. Svalutarsi significa non dare il giusto valore a noi stessi, distorcere la nostra realtà interiore o dimostrare di non conoscersi abbastanza. Per credere in noi stessi e recuperare l'autostima dobbiamo conoscerci meglio. 

Dobbiamo scoprire le nostre qualità, quelle che abbiamo seppellito tutte le volte che gli altri ci suggerivano cosa fare e cosa dire. A tale scopo può essere efficace un percorso di autoanalisi oppure un lavoro di tipo relazionale con le relative competenze e costrutti interiori.

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