L'IMPORTANZA DEL LASCIAR ANDARE NELLA PRATICA MINDFULNESS.

 

Strettamente collegato al tema dell’accettazione, lasciar andare significa non attaccamento, a nulla, né ai nostri pensieri o alle nostre emozioni, né agli altri individui o agli oggetti, né alle situazioni o ai risultati. Rimandare la nostra felicità a un momento futuro, che potrebbe o non potrebbe arrivare, può portare a una notevole frustrazione. Ma ancora più importante, ci priva del nostro potere.

Dicendo “Sarò felice quando…” stai dicendo che non puoi vivere l’esperienza emotiva che desideri fino a quando quella cosa non accadrà. Di fatto, continui a posticipare la tua felicità in funzione di un ipotetico evento futuro.

Questo è molto pericoloso. Tutti noi abbiamo sogni e ambizioni, desideri e mete che ci prefiggiamo di raggiungere. Eppure condizionare il nostro presente alla realizzazione di questi obiettivi, ci impedisce di restare nel presente, apprezzare ciò che già abbiamo, essere curiosi del percorso che ci attende e grati per le opportunità che ogni giorni si presentano a noi.

La pratica del “Lasciar Andare” richiede l’accettazione del momento presente, senza giudizio o attaccamento a pensieri passati o futuri. Lasciare andare significa staccarsi da qualcuno o qualcosa a cui ci attacchiamo. Significa anche accettare che non possiamo possederlo e questo, inevitabilmente, comporta una sensazione di perdita. Lasciar andare è, in definitiva, accettare l’impermanenza di tutte le cose.

Lasciar andare comporta un atteggiamento non bellicoso: quando lasciamo andare, smettiamo di combattere con ciò che la vita pone sulla nostra strada. Il secondo passo è prendere coscienza di come la nostra mente tende a giudicare come “buono o cattivo” ciò che viviamo e ignorare questi giudizi. Mentre la nostra coscienza si allinea con il movimento della vita stessa, dispieghiamo una maggiore capacità di accettazione. Un’accettazione che è strettamente legata alla capacità di lasciare andare.


Come ci si riesce?

Innanzi tutto comprendendo che c’è un attaccamento e che questo attaccamento non ci fa stare bene. E, se riusciamo, chiarendo a noi stessi anche le ragioni di tale attaccamento, in quanto solitamente alla base di un attaccamento c’è un bisogno o una paura. Quindi per lasciar andare la manifestazione di tale sensazione, ovvero il comportamento o il pensiero, occorre fare un passo più nel profondo ed essere disposti a lasciar andare quello stato d’animo che ci tiene legati e ci impedisce di distaccarci. È uno degni insegnamenti della mindfulness più difficili da applicare, perché associamo erroneamente la sensazione di lasciar andare a quella di perdere una parte di noi o qualcosa o qualcuno. Mentre è esattamente il contrario.





''Alla fine solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te.''


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