Autostima


Possiamo considerare l'autostima come l'insieme dei giudizi valutativi che ogni persona si attribuisce. Bascelli e collaboratori (2008) riportarono tre elementi fondamentali presenti costantemente in tutte le definizioni di autostima:


  1. Ogni persona presenta un sistema che permette di auto-osservarsi e quindi di auto-conoscersi.

  2. Presenza di un aspetto valutativo che consente di definire un giudizio generale di se stessi.

  3. Presenza di un aspetto affettivo che consente di valutare e considerare in modo positivo o negativo gli elementi descrittivi.


Gli individui con un'alta autostima riconoscono realisticamente di possedere sia pregi che difetti, di conseguenza si impegnano per migliorare le proprie debolezze, facendo leva sui propri punti di forza. Tutto questo enfatizza una maggiore autonomia e soprattutto fiducia nelle proprie capacità.

Diversamente, le persone con bassa autostima, mostrano uno scarso entusiasmo e una ridotta partecipazione agli eventi che si concretizzano in situazioni di forte demotivazione in cui si evidenziano disimpegno e disinteresse. Un basso livello di autostima impedisce alla persona di raggiungere un obiettivo soprattutto in presenza di un parere contrario oppure a qualche evidente difficoltà.

Per migliorare il proprio benessere psico-fisico quotidiano e di conseguenza anche le proprie relazioni è opportuno aumentare l'autostima. A questo scopo è importante:

  • Porsi dei piccoli obiettivi;

  • Considerare i propri punti di forza;

  • Non avere paura di fallire;

In particolar modo, il terzo punto è fondamentale. In effetti, dobbiamo sempre considerare il fallimento, per quanto risulti doloroso e deprimente, una funzione basilare. Poiché soltanto tentando e quindi sbagliando si attiva il processo di miglioramento di sé.

Quando le cose non vanno secondo i nostri progetti, è importantissimo sviluppare pensieri meno distruttivi e più funzionali. In un particolare momento della vita, se pensi di aver commesso errori che hanno impedito di raggiungere gli obiettivi, invece di dirti. non riesco a fare nulla, non ho le capacità cambia il tuo pensiero con: va bene ho sbagliato. Come avrei potuto agire diversamente?” “quali sono stati i fattori che mi hanno condotto all'errore?” ma soprattutto “cosa potrei cambiare la prossima volta”


Concludo ripetendo questa frase: COSA POTREI CAMBIARE LA PROSSIMA VOLTA?


Se avete fiducia in voi stessi, ispirate fiducia agli altri” - Goethe


Dott. Michele Loia

Commenti

Post popolari in questo blog

Il Sostegno Psicologico

L'importanza della Stimolazione Cognitiva nelle persone anziane

STARE NEL PRESENTE. L'importanza di analizzare il presente per migliorare il futuro.