MINDFULNESS
Negli anni ’80, l’equipe di Kabat-Zinn, sviluppa i primi lavori di ricerca su pazienti affetti da dolore cronico e stress, ampliando poi l’indagine ad altre categorie, quali psicosomatica e psicologia. Nel 1990 Kabat-Zinn pubblica il suo primo libro: “Vivere momento per momento” sul programma MBSR. Negli anni 90 sono ormai oltre 400 i centri ospedalieri che offrono l’MBSR e il mondo scientifico/psicoterapeutico inizia a interessarsi sempre più al programma, con l’intenzione di applicarlo a diverse problematiche. Da qui nasceranno molte collaborazioni e scambi col Centro dell’Università di Boston, che darà poi vita, in seguito, al programma MBCT – Mindfulness Based Cognitive Therapy.
Lo scopo della Mindfulness è facilitare il passaggio da uno stato di sofferenza a una percezione soggettiva di benessere, grazie alla profonda conoscenza degli stati mentali.
Mindfulness significa portare attenzione al momento presente in modo curioso e non giudicante (Kabat-Zinn, 1994). Mindfulness è quindi un processo che coltiva la capacità di portare attenzione al momento presente, consapevolezza e accettazione del momento attuale (Hanh, 1987).
La mindfulness rende possibile notare e seguire i processi mentali innescati, così da consentire di comprendere cosa sia controllabile e modificabile e cosa no. Attraverso la pratica guidata della mindfulness potrai godere a pieno del tuo tempo, delle tue emozioni e delle tue esperienze seguendo un protocollo che ha ampia validazione scientifica e che ho applicato con successo con tante persone e gruppi.
La nostra mente ha la capacità di vivere costantemente tra passato e futuro e la maggior parte delle volte non è collegata alla realtà presente. La nostra mente vaga in continuazione e porta a spasso la nostra coscienza. Al contrario il nostro corpo è sempre presente qui e ora.
La maggior parte del lavoro che si richiede ai partecipanti deve essere svolto nel corso della settimana, individualmente, con un impegno che si aggira attorno ai 45 minuti al giorno. L'apprendimento esperienziale risulta l’elemento distintivo e, si potrebbe dire, il cuore del Mindfulness Based Stress Reduction e dei programmi da esso mutuati. Gli incontri sono costruiti su due elementi principali: da un lato la pratica, dall’altro la cosiddetta inquiry o esplorazione. Tutte le sedute, ad eccezione della prima, iniziano con un momento di pratica, di durata compresa tra 45 minuti e un’ora. Nel corso degli incontri si sperimentano pratiche diverse che i partecipanti seguiranno anche a casa. Il tempo rimanente è dedicato all’inquiry, cioè alla condivisione delle esperienze vissute nella pratica durante l’incontro o in quella individuale a casa. L’inizio e la fine delle sedute sono segnate da brevi momenti di raccoglimento utili per demarcare la seduta rispetto al resto della giornata.
I benefici di questa pratica
Attraverso questo processo, di piena consapevolezza dello stato attuale in cui viviamo, diveniamo sempre più in grado di decentrarci dai contenuti della coscienza (ovvero pensieri, emozioni e percezioni) e acquisire una visione più chiara e obiettiva della nostra esperienza presente. Tra gli effetti positivi della mindfulness troviamo: miglioramento nella gestione delle emozioni, nell’attenzione e nella memoria, situazioni di dolore acuto e cronico. Ma il lavoro principale è quello di fare in modo che le persone siano disponibili a muoversi in direzione di ciò che per loro è importante anche in presenza di emozioni e sensazioni negative.
“La mente è come un’ampolla di vetro con dentro acqua e sabbia. Nel turbinìo dei ragionamenti, dei pensieri riguardo al passato ed al futuro, delle cose da fare, dei progetti, delle relazioni, delle ansie e delle emozioni, l’acqua, mescolata con la sabbia, è agitata ed opaca. La pratica mindfulness permette di fermare il vortice nell’ampolla. La sabbia può così lentamente depositarsi sul fondo e l’acqua diviene pulita e trasparente. Con la mente limpida finalmente abbiamo lo spazio per ascoltare come stiamo, per prenderci cura, per comprendere la realtà ed imparare l’arte di vivere consapevolmente” (ThichNhatHanh).
MISURARE LA MINDFULNESS
A cosa serve misurare l’attitudine alla mindfulness?
Valutare il livello di partenza
Valutare l’efficacia del percorso proposto
Introdurre le caratteristiche della mindfulness e gli obiettivi del percorso
Le attitudini della mindfulness
Non giudizio
Pazienza
Mente del principiante
Fiducia
Non cercare risultati
Accettazione
Stare nel presente
Lasciar andare
Gentilezza
Una valutazione non psicometrica
Chiedere ai partecipanti di scrivere tutto quello che hanno fatto da appena svegli fino all’inizio della giornata lavorativa
Indicare la percentuale di presenza e consapevolezza durante l’attività
Indicare cosa faceva la mente durante l’attività
Permette di introdurre il concetto di consapevolezza, presenza e attività della mente Può essere utilizzato anche per valutare l’efficacia del trattamento. Non ha validazione psicometrica
Kentucky Inventory of Mindfulness Skills KIMS (Bear, Smith & Allen, 2004)
Misura 4 dimensioni
Osservazione
Descrizione
Agire con consapevolezza
Capacità di «accettare sospendendo il giudizio»
Scala Likert a 5 punti
Buone le stime di consistenza interna
Significativamente inferiori i punteggi dei pazienti con disturbo borderline di personalità in almeno tre delle scale
Mindfulness Attention Awareness Scale (Kirk Warren Brown e Richard M. Ryan, 2003) MAAS
Questionario di autosomministrazione
Costituita da 13 item (selezionati per coerenza interna dai 184 originari)
Scala Likert a 6 punti (1= quasi sempre, 6= quasi mai)
Rileva disposizione a consapevolezza, attenzione al momento presente
Misura attributi di personalità come empatia, accettazione ed altri tipicamente associati alla Mindfulness
Facilmente reperibile anche in versione gratuita online
Veloce da somministrare e da leggere
Gli autori riportano una buona consistenza interna (coefficiente alfa di Cronbach: .82) ed alta validità convergente (il test correla altamente con altri test che misurano lo stesso costrutto o costrutti legati ad esso) e discriminante (il test non correla significativamente con altri test conosciuti che misurano variabili che risultano ininfluenti al contenuto del test che stiamo valutando). Per esempio, i punteggi MAAS correlano positivamente con l’apertura alle nuove esperienze, l’intelligenza emotiva e il benessere, negativamente con la ruminazione e l’ansia sociale, e non correlano affatto con l’autocontrollo.
Five Facet Mindfulness Questionnaire (Bear e coll, 2006)
Questionario di autosomministrazione Composto da 39 item u Scala Likert a 5 punti (1= mai o molto raramente vero, 5= molto spesso o sempre vero) Versione italiana validata e Valuta la propensione alla mindfulness
“Sono tante le ragioni per le quali ci stiamo rivolgendo verso la consapevolezza, non ultima forse l’intenzione di conservare la nostra salute mentale o di recuperare il senso delle proporzioni e o il significato delle cose, o anche solo di tenere testa al tremendo stress e alla grande insicurezza del nostro tempo …in effetti limitarsi a sedere e a stare tranquilli per un po’ di tempo per proprio conto è un atto radicale di amore.”Jon Kabat Zinn
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