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Visualizzazione dei post da luglio, 2022

Supporto psicologico a paziente affetto da malattia rare

  Una malattia orfana, comunemente chiamata malattia rara, è quella particolare condizione che colpisce una ristretta fetta della popolazione. A livello europeo viene definita “rara” una malattia che colpisce meno di 1 su 2.000 persone. Sono descritte oltre 6.000 malattie rare, di cui l'80% hanno origine genetica. Queste malattie possono anche non essere presenti alla nascita ed accompagnano l'individuo che ne è affetto per tutta la durata della sua vita ( Cavazza, M. (2020). Quanto costano le malattie rare?). Convivere quotidianamente con una di queste patologie può avere implicazioni in diversi ambiti della vita come: nella scelta della scuola, della professione, nella vita affettiva ecc. In quest'ottica è auspicabile accedere ad un valido supporto psicologico che permetta di affrontare nel modo più tranquillo e sereno il futuro. A volte, quest'intervento, è esteso anche ai membri della famiglia. L'obiettivo è quello di mobilitare tutte quelle risorse person

Emofilia A (HA) - emofilia B (HB): impatto emotivo, relazionale ed economico

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L'emofilia A (HA) e l'emofilia B (HB) rientrano tra i disturbi della coagulazione del sangue. La causa di questa patologia è di natura ereditaria e tuttora la ricerca scientifica sta lavorando per sconfiggerla definitivamente. In questo contesto è di fondamentale importanza garantire ai pazienti e ai loro caregivers un'adeguata informazione sulla disponibilità di terapie sostitutive e soprattutto un valido supporto di natura psico-sociale.  Continui progressi si evidenziano anche attraverso lo screening neonatale. L'obiettivo è che nel prossimo futuro, attraverso la prevenzione, si possa facilitare sia la comunicazione che il supporto psicologico. In questo modo, sicuramente aumenterebbe il tasso di natalità dei bambini affetti da emofilia. Secondo uno studio condotto da Boordman (2018) è emerso che su 327 partecipanti, il 77% sosteneva con forza lo screening neonatale mentre il restante 23% non ha associato particolari vantaggi a tale screening. Come anticipato in prec

Autostima

Possiamo  considerare l'autostima come l'insieme dei giudizi valutativi che ogni persona si attribuisce. Bascelli e collaboratori (2008) riportarono tre elementi fondamentali presenti costantemente in tutte le definizioni di autostima: Ogni persona presenta un sistema che permette di auto-osservarsi e quindi di auto-conoscersi. Presenza di un aspetto valutativo che consente di definire un giudizio generale di se stessi. Presenza di un aspetto affettivo che consente di valutare e considerare in modo positivo o negativo gli elementi descrittivi. Gli individui con un'alta autostima riconoscono realisticamente di possedere sia pregi che difetti, di conseguenza si impegnano per migliorare le proprie debolezze, facendo leva sui propri punti di forza. Tutto questo enfatizza una maggiore autonomia e soprattutto fiducia nelle proprie capacità. Diversamente, le persone con bassa autostima, mostrano uno scarso entusiasmo e una ridotta partecipazio

Ansia e Stress

  Lo stress è considerato il fattore di rischio più importante per lo sviluppo dei disturbi d'ansia. Quest'ultima è una conseguenza dello stress, in particolar modo se questo è eccessivo oppure prolungato nel tempo. Sia lo stress che l'ansia sono risposte emotive e psico-fisiche sicuramente in relazione tra di loro. Lo stress si origina da un fattore esterno che richiede all'essere umano molte energie per fronteggiarlo. Ad esempio: dover svolgere un sacco di lavoro in poco tempo, raggiungere gli obiettivi prefissati e non avere la possibilità di confrontarsi con i colleghi. Le persone esposte a continuo stress sperimentano sintomi mentali e fisici come: rabbia, stanchezza, dolore muscolare, insonnia, problemi gastrici, irritabilità. Visto che la reazione individuale allo stress è da considerarsi normale e non patologica è fondamentale individuare i segnali dello stress e adoperare strategie volte al recupero quotidiano.  L'ansia invece ha origine da stimoli inter

Sostegno psicologico agli anziani

  La psicologia dell'invecchiamento, chiamata anche psicogeriatria, è una costola della psicologia che si pone l'obiettivo sia di analizzare i problemi psicologici dell'anziano e sia il processo di invecchiamento da un punto di vista psicologico e neuropsicologico. Tutti gli esseri umani invecchiano in modo diverso in relazione di come è stata la loro vita; dalla predisposizione genetica, fisica e psicologica; dal contesto familiare e relazionale. In questo contesto, la psicologia interviene fornendo assistenza  ma soprattutto prevenzione psicologica. L'assistenza  alla persona anziana consiste nel sostegno psicologico con lo scopo di allontanare quanto più possibile l'ansia e la paura (ad esempio di essere abbandonati) e per individuare eventuali disagi. La prevenzione psicologica  nell'anziano si concretizza nello stimolare le capacità cognitive, risvegliando ricordi, la capacità di memorizzare nuove informazioni o di fare ragionamenti. L&

Intrappolati tra colpa, senso di colpa e vergogna

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  La colpa è un'emozione che si origina da un episodio passato, quindi il processo che la determina e la mantiene viva nel tempo è la ruminazione. “La colpa sembra essere una sorta di assioma della psicanalisi” (Goldberg 1988). Molto spesso capita di confondere la colpa con la vergogna. La frase “non sono alla tua altezza e di ciò mi sento in colpa e per questo cerco di mascherarlo” spesso nasconde un messaggio del tipo “mi vergogno di non essere bravo come lui e temo lo possa scoprire” . Come vediamo, la vergona è relazionata ad una tematica di smascheramento/svelamento, mentre la colpa è legata ad una autoaccusa che trae origine dal super-io interiorizzato (G. Signorini 2010). Il più delle volte, capita che non si tratta di colpa vera e propria ma di un qualcosa di simile chiamato senso di colpa. Quest'ultimo si differenzia dalla prima poiché ci avverte che le cose potrebbero non andare come vorremmo, ma che ancora non abbiamo la certezza di come possano concludersi. Po